Per celebrare questa prima piccola impresa del Greg nazionale, non potevamo lasciarvi senza una tabella confronto tra quanto nuotato ieri alla piscina Samuele in occasione del Meeting Città di Milano e quanto fatto registrare a Kazan nella finale che gli diede l’oro mondiale.
Di speranze ne avevamo tante, ma dopo la gara di ieri ne abbiamo ancora di più. Gregorio Paltrinieri c’è, suona la carica di una nazionale azzurra che sembra lanciata più che mai per ben figurare nella stagione più importante: quella Olimpica.
Fino a 100 metri dal traguardo, Gregorio era in vantaggio rispetto al suo record europeo. Che valesse di più di quanto nuotato nella tesissima finale di Kazan lo sapevamo, ma nuotare 14:40 in questo periodo dell’anno…
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I 200 STILE LIBERO alle OLIMPIADI
Dopo aver scoperto i numeri e le curiosità di tutte le distanze da 100 metri, continuiamo il nostro percorso olimpico passando ai 200, questa settimana i 200 STILE.
Nonostante siano una delle gare più spettacolari e riconoscibili del programma del nuoto in vasca, i 200 stile libero sono specialità olimpica soltanto dal 1968, se si esclude la fugace apparizione alla seconda edizione dei Giochi, Parigi 1900. Abbiamo così 13 campioni maschi e 12 femmine, per un totale di 25 ori. Vediamo come è suddiviso il medagliere olimpico.
Gli Stati Uniti sono in testa anche a questo medagliere, con due ori di vantaggio sull’Australia che precede di un oro la DDR. Tra i maschi, gli americani hanno tre ori così come gli Aussies, che si piazzano al secondo posto per un minor numero di argenti. Tra le donne, invece, l’Australia è ferma a quota 2 ori, con la defunta DDR a quota 3 e gli USA a 4. L’Italia è finalmente presente (unica gara del programma insieme ai 400 misti ed ai 400 stile) sia nel medagliere maschile, con il bronzo di ROSOLINO nel 2000, sia in quello femminile, con le due perle (un oro ed un argento) di FEDERICA PELLEGRINI.
Mark Spitz, Michael Gross, Pieter Van Den Hoogenband, Ian Thorpe, Michael Phelps: l’oro dei 200 stile alle olimpiadi accomuna ognuno di questi grandissimi campioni che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del nuoto.
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Phelps, Thorpe, Van Den Hoogenband Che podio ad Atene 2004 |
Tutti quanti sono stati dei personaggi influenti, ognuno a modo suo, sia tra le corsie che nella vita fuori dall’acqua. La miglior prestazione (102,95 punti) fu quella di PIETER VAN DEN HOOGENBAND, olandese capace di mettere la mano davanti allo squalo Ian Thorpe proprio nella sua gare e nell’olimpiade di casa, quella di Sydney. Thorpe si prese la rivincita quattro anni più tardi, quando mise la mano davanti proprio a Van Den Hoogenband in un podio storico completato dal bronzo di Michael Phelps.
Così come tra gli uomini, nemmeno tra le donne c’è stata una campionessa in grado di fregiarsi di due ori nei 200 stile. Ci è andata vicina FEDERICA PELLEGRINI che nel 2004 fu beffata da Camelia Potec ma che nel 2008 stupì il mondo e fece innamorare l’Italia con il primo oro femminile azzurro nel nuoto.
“La Divina” Federica Pellegrini Oro a Pechino 2008 |
Allison Schmitt è la campionessa in carica e detentrice del record olimpico, ma la gara a Rio sarà impreziosita dalla presenza della fenomenale Katie Ledecky.
LA CURIOSITÀ
Il nuoto in Australia è uno degli sport nazionali e le origini del movimento Aussie sono da ricercare molto indietro nel tempo. Nel 1900 la squadra olimpica che fece il viaggio dalla terra dei canguri a Parigi era composta da un solo rappresentante: il suo nome era FREDERICK LANE, detto Fred.
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La partenza dei 200 stile a Parigi 1900 |
Nella Senna, Fred partecipò a due gare, quella dei 200 stile libero e quella del nuoto ad ostacoli (di cui parleremo tra qualche settimana nelle Specialità Perdute). Fu oro in entrambe, disputate una a 45 minuti di distanza dall’altra, diventando così il precursore dei pluri-specialisti del nuoto moderno. Fred a Parigi si mise dietro niente di meno che Zoltan Halmay, leggenda ungherese del nuoto, battendolo sia in semifinale che in finale.
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Frederick Lane (1880 – 1969) |
Il suo tempo nei 200 stile, 2’25”2, rimase record olimpico per 68 anni, quando, a Città del Messico, la gara entrò a far parte del programma a cinque stelle. Morì nel 1969, un anno dopo che il suo connazionale Michael Wenden vinse l’oro nella distanza in 1’55”2, raccogliendo così la sua eredità che fu poi tramandata ad altri illustri stileliberisti australiani.
Appuntamento a lunedì prossimo con la storia dei 200 DORSO!
Appuntamento a lunedì prossimo con la storia dei 200 DORSO!
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LA STORIA DEI RECORD DEL MONDO – FEMMINE
Dopo aver analizzato i primati al maschile, scopriamo oggi LA STORIA DEI WORLD RECORD FEMMINILI IN VASCA LUNGA.
Come già fatto per gli uomini, in questa analisi prenderemo in considerazione tutti i record omologati e riconosciuti dalla FINA in vasca da 50 metri (fonti: www.fina.org, Wikipedia) dai primi del ‘900 ad oggi, escludendo i record di vasca da 25 metri, riconosciuti ufficialmente dalla FINA dal 3 marzo 1991.
IL PRIMO RECORD DEL MONDO RICONOSCIUTO
Anche nel settore femminile, il primo record del mondo riconosciuto fu quello dei 100 metri stile libero, ed anche in questo caso si tratta degli albori del nuoto. Data, luogo e tempo ci parlano infatti di uno sport che oggi non esiste più: era il 18 ottobre 1908, a Magdeburgo nel fu Impero Tedesco, la teutonica Martha Gerstung fermò il crono a 1’36”0. Il 31 luglio 2009, ai memorabili Mondiali di Roma, Britta Steffen (con costumone) chiuse la gara in 52”07: 44 secondi di miglioramenti tecnici in 101 anni di evoluzione natatoria.
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BRITTA STEFFEN Attuale detentrice del record del mondo nei 100 stile libero |
IL RECORD DEL MONDO PIÙ LONGEVO
Anche in questo caso è giusto fare un distinguo tra le ere natatorie moderna ed antica.
In termini assoluti, il record che è rimasto in carica per più tempo apparteneva a WILLY DEN OUDEN, che il 27 febbraio 1936 chiuse i 100 stile libero in 1’04”6. L’olandese olimpionica di Berlino, mancata il 6 dicembre 1997, è quindi detentrice del record del mondo più longevo in assoluto considerando anche i maschi. Ci vollero esattamente 7299 giorni per migliorare quel crono di 1 decimo di secondo: fu la grandissima DAWN FRASER, australiana autrice poi di ben 15 record del mondo (dei quali 11 solo nei 100 stile), a chiudere la gara in 1’04”5 quasi 20 anni dopo il record precedente. Ma dobbiamo considerare che in quei decenni lo sport, soprattutto femminile, subì un pesante stop dovuto alla Seconda Guerra Mondiale.
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Una recente foto di DAWN FRASER |
Parlando invece di nuoto moderno, ovvero quello con le regole attuali, la palma di record più duraturo va all’immensa JANET EVANS. La fenomenale mezzofondista statunitense segnò un’epoca nelle distanze lunghe in vasca: i suoi record degli anni ’80 nei 400, 800 e 1500 stile durarono tutti più di 6000 giorni. Il più duraturo dei tre fu quello della distanza non olimpica dei 1500 stile libero, rimasto imbattuto per la bellezza di 7022 giorni, ovvero dal 26 marzo 1988 al 17 giugno 2007, quando l’americana Kate Kiegler lo abbassò di quasi 10 secondi.
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JANET EVANS Una delle più grandi mezzofondiste di sempre |
L’ATLETA CON PIÙ RECORD DEL MONDO
Quale atleta ha fatto segnare più record del mondo in gare individuali in vasca lunga?
Quando si parla di record al femminile nel nuoto prima o poi ci si imbatte, volenti o nolenti, nella DDR. Le atlete della Germania Est hanno dominato in lungo ed in largo le piscine mondiali per un ventennio, stabilendo primati incredibili e mettendosi al collo un’infinità di titoli. Una delle atlete più rappresentativa della DDR fu senza dubbio KORNELIA ENDER, capace tra le altre cose di vincere (prima della storia) 4 ori in una sola olimpiade. La bionda polivalente atleta fu capace di mettere a segno ben 24 record del mondo individuali, 9 in più del terzetto di donne che la seguono a quota 15. Sebbene tutte le prestazioni sportive della DDR siano sorvolate dal dubbio doping, il segno lasciato da questa ragazza nata a Plauten nel 1958 rimane indiscusso.
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KORNELIA ENDER e ROLAND MATHES Due grandi atleti della DDR uniti anche in matrimonio nel 1978 |
Parlando di rappresentanti del nostro paese, appena fuori dalla top ten (a quota 9 record del mondo in carriera in vasca lunga) troviamo la divina FEDERICA PELLEGRINI, mentre la grandissima NOVELLA CALLIGARIS fu, tra le altre cose, la prima italiana a mettere a segno un world record, quel 8’52”973 negli 800 stile che le valse l’oro mondiale nel 1973.
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NOVELLA CALLIGARIS e FEDERICA PELLEGRINI Entrambe capaci di registrare record del mondo |
L’ATLETA CHE HA FATTO RECORD DEL MONDO IN PIÙ GARE
Qui vogliamo sapere chi è riuscito a far segnare dei primati in gare diverse, dimostrando così oltre alla forza anche un’ottima poliedricità.
La classifica delle polivalenti vede in testa una coppia di nomi storici del nuoto femminile. Kornelia Ender, capace di segnare primati in stile, dorso, farfalla e misti, è affiancata a quota sei specialità da SHANE GOULD, australiana triplice oro a Monaco ’72, che spaziò nei world record dai 100 ai 1500 stile passando per i 200 misti. La bionda nuotatrice nativa di Sydney, si ritirò dall’agonismo a soli 16 anni, dopo essere stata la prima donna capace di detenere contemporaneamente tutti i record dello stile libero: 100, 200, 400, 800 e 1500.
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SHANE GOULDFu capace di record del mondo in 6 specialità diverse |
Scorrendo l’incredibile lista di nomi di questa graduatoria, troviamo tra le più grandi nuotatrici del passato più o meno recente. L’atleta a quota 4 specialità più vicina a noi nel tempo è l’olandese Inge De Brujin, velocista detentrice dei record di 50 e 100 metri sia a stile che a farfalla. L’unica atleta in attività è Katie Ledecky: la giovane americana ha già i record del mondo dei 400, 800 e 1500 stile ed ha messo nel mirino anche quello dei 200.
L’ATLETA CHE HA FATTO PIÙ WORLD RECORD NELLA STESSA GARA
In testa a quota 11 record del mondo, troviamo Dawn Fraser, il mito del nuoto australiano, dominatrice dei 100 stile: il già citato primo record fu del 1956 mentre l’ultimo, datato 1964, fu per la prima volta eguagliato nel 1971 dalla sua naturale erede, Shane Gould.
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DAWN FRASER, CATHY FREEMAN, SHANE GOULD, RAELENE BOYLE e BETTY CUTHBERT Le grandi dello sport australiano all’apertura delle Olipiadi di Sydney 2000 |
Seconda per numero di primati nella stessa gara è un’altra atleta mito di un’intera nazione: la giapponese SATOKO TANAKA, capace di migliorare 10 volte il record del mondo nei 200 dorso tra il 1959 ed il 1963, periodo nel quale però la doppia distanza del dorso femminile non era competizione disputata a livello internazionale.
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SATOKO TANAKA 10 record nei 200 dorso |
I 200 stile libero sono la gara di Federica Pellegrini: la nostra campionessa è di diritto la più grande interprete di sempre di questa specialità, avendo conquistato tutti i grandi titoli internazionali ed avendo migliorato per ben 6 volte il world record, che le appartiene ininterrottamente dal 2008.
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FEDERICA PELLEGRINI 6 record del mondo nei 200 stile libero |
LA NAZIONE CHE HA EFFETTUATO PIÙ RECORD DEL MONDO
La nostra analisi sui world record si chiude con la classifica delle nazioni che, escludendo le gare a staffette, hanno fatto registrare più primati mondiali.
Anche tra le donne il dominio statunitense è netto ed indiscutibile: 253 primati del mondo su 765 sono a stelle e strisce, cioè uno su tre. Seconda piazza per la già citata DDR, con 118 primati, che detiene anche il coefficiente più alto se paragonato alla popolazione totale. Terza posizione per i Paesi Bassi che, con 94 primati mondiali ed il coefficiente a 5,60, può considerarsi la vera seconda potenza mondiale del nuoto femminile.
Appuntamento a settimana prossima con l’analisi annuale delle graduatorie mondiali.
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Europei Netanya 2015 – Bilancio Finale
L’edizione 2015 dei Campionati Europei di nuoto è giunta al termine e per noi è arrivato il momento di tirare le somme.
In un’edizione davvero generosa per i colori italiani, partiamo come sempre aggiornando il medagliere ufficiale.
L’UNGHERIA vince il medagliere generale della manifestazione, con due campioni come LASZLO CSEH e KATINKA HOSSZU che da soli dominano il computo di ori conquistati.
Ma non possiamo non citare la favolosa prestazione dell’ITALIA, che a questi campionati si è dimostrata formazione solida, competitiva e mai doma. Conferme importanti vengono dai nostri leader (Paltrinieri e Pellegrini su tutti), dalle staffette (sempre a medaglia) e da tutta la spedizione, che torna a casa dalla rassegna continentale con il morale alto e un ottimo primo step completato in vista dell’anno olimpico.
Il bottino azzurro comprende, tra l’altro, 17 medaglie totali (come noi solo la Russia), la vittoria nella classifica a punti e due ori su due nelle staffette miste oltre che la vittoria nel Medagliere Staffette, che vi proponiamo in esclusiva.
Diamo un’occhiata invece alla classifica finale del CAMPIONE DEI CAMPIONI.
L’ultima giornata non lascia sorprese dal punto di vista della classifica che assegna il premio di Campione dei Campioni, vinto dall’atleta che in finale ha migliorato (o si è avvicinato) di più il record del mondo.
Celebriamo quindi la vittoria tra le donne di KATINKA HOSSZU: la Iron lady, autrice in finale del WR nei 100 misti ed in batteria dei 400 misti, si prende anche questo premio oltre ai sei ori individuali, “sporcati” dall’argento in chiusura nei 400 stile.
Ma la miglior prestazione assoluta va al nostro GREGORIO PALTRINIERI. Ci rimarranno a lungo negli occhi quei 14 minuti e 8 secondi durante i quali il nostro Campione ha cavalcato verso lo sgretolamento del record di Grant Hackett. (qui trovate i passaggi dei due record a confronto)
Prima di concludere, mettiamo a confronto in un’unica tabella i campioni dell’edizione 2013 con quelli dell’edizione appena conclusa.
A dispetto degli assenti (su tutti l’intera spedizione francese oltre che alcuni altri big), in ben 22 occasioni il tempo del vincitore 2015 è migliore di quello del 2013. Solo in 11 gare individuali, invece, l’edizione conclusasi oggi ha peggiorato il tempo del vincitore: curioso osservare che di queste 11, 3 sono di gare vinte nel 2013 da Mireia Belmonte Garcia ed altrettante da Vladimir Morozov.
Rimanete su Fatti di Nuoto: lunedì prossimo un nuovo aggiornamento!
Fatti di Nuoto segue l’andamento degli Europei di Netanya, appuntamento clou della stagione in vasca corta, con un aggiornamento giornaliero del medagliere e della classifica dei Campioni.
Dopo la sbornia di ieri, aggiorniamo il medagliere generale al termine della quarta giornata di gare.
Avanza l’UNGHERIA, sempre più in testa al medagliere, ma avanza anche l’ITALIA, che consolida la seconda posizione generale con altre due medaglie d’oro conquistate nella giornata odierna. Grande apporto lo danno le staffette: tre ori ed un generale dominio azzurro nelle gare a squadre sono sintomo di una spedizione ben assortita e molto competitiva.
La giornata odierna non ci regala nessun record del mondo in finale, quindi i Campioni dei Campioni rimangono Paltrinieri nei 1500 stile (miglior prestazione generale) tra i maschi e la Hosszu nei 100 misti tra le donne. Da sottolineare, per i nostri colori e non solo, l’ennesimo oro dell’immensa FEDERICA PELLEGRINI, che ormai possiamo considerare come la storia dei 200 stile libero in Europa e nel mondo.
Fatti di Nuoto segue l’andamento degli Europei di Netanya, appuntamento clou della stagione in vasca corta, con un aggiornamento giornaliero del medagliere e della classifica dei Campioni.
Dopo la seconda giornata, vediamo come sono cambiate le cose nel medagliere degli europei in vasca corta.
L’UNGHERIA consolida la sua prima piazza, conquistando oggi ben tre ori con tre protagonisti diversi (Hosszu, Cseh e Verraszto) e dimostrando una grande forma a questi campionati. Alle spalle dei magiari si delineano gli inseguitori, con la Germania che si porta a due ori davanti a ben sette nazioni a quota uno. L’ITALIA è al quarto posto ma è seconda per numero di medaglie conquistate finora.
Vediamo invece come si evolve la tabella dei Campioni.
MARCO KOCH ha sparato la bomba nei 200 rana, avvicinandosi molto al record del mondo di Daniel Gyurta, oggi lasciato indietro di un secondo e mezzo. E’ quindi del tedescone classe 1990 la momentanea prestazione migliore tra i maschi, mentre tra le donne resistono i 400 misti di KATINKA HOSSZU.
Una bella giornata per gli italiani, a medaglia con Matteo Rivolta (argento 100 farfalla), Silvia Di Pietro (bronzo 50 farfalla) e con la vittoriosa staffetta 4×50 mista mista (Sabbioni, Scozzoli, Di Pietro, Ferraioli).
A domani per il Day 3.
Il 9 settembre 1973 Novella Calligaris vince i Campionati del Mondo sulla distanza degli 800 stile libero.
La padovana è la prima donna italiana a laurearsi campionessa del mondo di nuoto, impresa che poi rimase ineguagliata fino ai giorni della Pellegrini e della Filippi. Quelli del 1973 a Belgrado sono i primi Campionati del Mondo di nuoto della storia, e Novella ci prova lungo tutta la manifestazione: quarta nei 200 misti, terza nei 400 stile e nei 400 misti, la nostra campionessa per riuscire nell’impresa di vincere gli 800 stile deve fare anche il record del mondo: 8’52”973 (i tempi, in quei mondiali, erano registrati al millesimo di secondo).